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6 aprile: Visita alla miniera d’oro di Sessa

Una cinquantina di soci ha partecipato all’Assemblea ordinaria 2019 della STSN, che si è tenuta il 6 aprile 2019 presso la Casa della Miniera d’Oro di Costa di Sessa. Successivamente, durante una ricca merenda, il signor Martino Molinari-Gianola ha introdotto la visita della miniera con un’interessante relazione storico-scientifica molto apprezzata dai presenti. In seguito gli iscritti sono stati suddivisi in 6 gruppi di 7-8 persone. Ogni gruppo, accompagnato da una guida, ha potuto apprezzare il duro lavoro di estrazione dell’oro osservando lo scavo di gallerie che seguivano la vena aurifera su più livelli e ammirare le attrezzature rimaste nei cunicoli dopo la chiusura definitiva della miniera negli Anni Cinquanta del Novecento.

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Scopriamo le bellezze e le particolarità della zona golenale fra Lodano e Someo

Gita botanica in Vallemaggia guidata da Antonella Borsari fitoterapista e botanica di campo. Percorso facile e accessibile a tutti. Il fondovalle fra Lodano e Someo è costituito da una zona golenale particolarmente pregiata, tanto da essere considerata una tra le più importanti a livello europeo. Il paesaggio è caratterizzato da una grande biodiversità e dalla presenza di più ecosistemi in piccoli spazi. Il fiume Maggia farà da sfondo al percorso previsto e servirà da spunto per capire i continui cambiamenti a cui l’uomo e la natura sono stati soggetti nell’arco dei secoli.

Data: domenica 28 aprile 2019, dalle ore 9.00 alle 16.30 ca.
Portare pranzo al sacco.
In caso di cattivo tempo l’attività potrebbe essere modificata o annullata.

Luogo: tra Lodano (341 m s.l.m.) e Someo (378 m s.l.m.)

Iscrizione: scrivendo a info@stsn.ch

Costo: gratuita per i soci e di 10.- CHF per i non soci

164esima Assemblea ordinaria STSN e visita alla Miniera d’oro di Sessa

 

Convocazione

L’Assemblea annuale della STSN si terrà quest’anno presso la Casa della Miniera d’Oro di Sessa, secondo il seguente programma:

Ore 14.00

Assemblea ordinaria

  • Parte amministrativa 164esima Assemblea ordinaria
  • Nomina degli scrutatori
  • Approvazione del verbale della 163a Assemblea ordinaria 2018 (consultabile sul sito www.stsn.ch)
  • Relazione presidenziale
  • Rapporto della cassiera e dei revisori con approvazione dei conti
  • Avvicendamenti in seno al comitato
  • Rapporto sulle attività svolte e programmate (2018/19)
  • Pubblicazioni
  • Approvazione modifica degli art. 4 e 23 statuti, proposte:
    art. 4
    I soci attivi e collettivi sono ammessi per decisione a maggioranza dell’Assemblea sociale. del Comitato e vengono comunicati all’Assemblea sociale.
    art. 23
    II Comitato rappresenta la Società di fronte a terzi con le firme del presidente o del vicepresidente con quella del segretario. almeno due firme: quella del presidente e/o del vicepresidente e/o del segretario.
  • Soci nuovi e dimissionari
  • Eventuali

Verbale della 163esima Assemblea ordinaria della STSN

Ore 15.00

Presentazione e visita guidata alla Miniera d’Oro di Sessa

Dopo un’introduzione generale da parte della guida Martino Molinari, che toccherà diversi aspetti anche storici, divisi in piccoli gruppi e accompagnati da esperti si procederà alla visita delle gallerie.

La zona del monte Sceré, come tutto il Malcantone, ha un sottosuolo ricco di minerali. Si suppone che già nei secoli passati si estraessero vari metalli, in particolare oro, argento, ferro e piombo. Grazie a questa ricchezza del suo sottosuolo, il Malcantone è stato inserito nell’inventario nazionale come il ‘’Distretto Minerario fra i più grandi della Svizzera’’. La miniera della Costa di Sessa era stata abbandonata fino al 2015. Nascosta nella boscaglia, l’entrata era inaccessibile, sebbene in un labirinto sotterraneo i minatori avessero scavato, nel corso di un secolo, più di due chilometri di gallerie disposte su cinque livelli. La galleria, aperta ai visitatori, consente oggi di scoprire gli elementi più spettacolari e caratteristici del mondo minerario. Questa miniera rappresenta l’unica esperienza possibile per vivere la storia dell’estrazione di minerali auriferi in Svizzera. (Informazioni tratte dal sito: www.minieradoro.ch)

Luogo dell’assemblea e ritrovo per la visita guidata:
Casa della Miniera d’Oro di Sessa, frazione La Costa.
Si prega di parcheggiare al Campeggio Parco d’oro (a 10 min a piedi), tra Sessa e Astano.
(Maggiori indicazioni per raggiungere il parcheggio a www.minieradoro.ch/dove-siamo, o con Google Maps http://bit.ly/parcheggio-miniera)

Luogo della visita: Miniera d’Oro di Sessa

Durata: Assemblea alle 14.00 presso la casa della Miniera d’Oro, segue una visita guidata alla Miniera di ca. 1h30-2h a gruppi.

Partecipazione alla visita: gratuita per i soci della STSN, 12.- CHF per persona e 6.- CHF per bambino.

Iscrizione: scrivendo a info@stsn.ch, si consiglia di iscriversi con un certo anticipo. In caso di superamento del numero massimo di iscritti, verrà data precedenza ai soci.

Il maschio è inutile?

pavone

Giovedì 29 novembre 2018, ore 20.30 – Massagno, Cinema Lux

Non è più tempo di certezze. Una volta, nella mitica savana del Pleistocene, i maschi cacciatori facevano i ‘maschi’ e le femmine raccoglitrici facevano le ‘femmine’, o almeno così ci hanno raccontato. Adesso è tutto più disordinato. I ruoli si invertono, si mescolano, si tramutano, si camuffano. Ma in fondo stiamo soltanto copiando ciò che l’evoluzione, nella sua esuberante diversità di soluzioni sessuali, ci insegna da sempre. In natura, spesso, sono le femmine a scegliere il maschio, a volte sono fisicamente più forti, talvolta sono le dominatrici. E quale spazio resta oggi all’uomo, papà, lavoratore, che assumeva fino a ieri il ruolo di ‘padre e padrone’? Quale spazio per uscire dallo stereotipo del maschio forte tutto testosterone e riacquistare un suo ruolo positivo? Dalla biologia alla filosofia in compagnia di una donna e di un uomo che ci insegnano a leggere la nostra storia.

Relatori:

Francesca Rigotti, laureata in Filosofia è stata docente alla Facoltà di Scienze politiche dell ́Università di Göttingen e visiting fellow al Department of Politics dell ́Università di Princeton e docente all’UZH e all’Università della Svizzera italiana. Tra le sue pubblicazioni si segnalano numerose monografie, alcune tradotte in sette lingue, oltre a numerosi articoli e saggi su riviste specializzate internazionali. Attenta osservatrice del mondo e delle sue dinamiche, svolge un’intensa attività di riflessione e di critica letteraria in riviste, quotidiani, attraverso conferenze o emissioni radiofoniche.
Telmo Pievani, filosofo ed evoluzionista, ricopre la prima cattedra italiana di Filosofia delle Scienze Biologiche presso il Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova. È autore di più di 230 pubblicazioni scientifiche nei campi della biologia evoluzionistica, dell’evoluzione umana, della filosofia della biologia e della filosofia della scienza in generale. Tra i suoi libri “Creazione senza Dio” (2006), “La vita inaspettata” (2011) ed “Evoluti e abbandonati” (2014), “Il Maschio è inutile” (2014). Collabora con “Il Corriere della Sera”, “Le Scienze” e “Micromega”.

Uomini e donne splendidamente diversi

pavone

Martedì 6 novembre 2018, ore 20.30 – Lugano, Auditorio dell’Università della Svizzera italiana

Che maschi e femmine siano diversi non è una scoperta. Tuttavia non si può negare che il tema della diversità è spesso semplificato e può facilmente portare, non tanto a un elogio della diversità, ma a una riduzione del problema e a volte persino a discriminazioni. Le ricerche scientifiche relative alla diversità tra uomini e donne presero inizio nel corso del XIX secolo quando la comunità scientifica decretò l’inferiorità intellettuale della donna. Oggi i tempi sono cambiati, dal semplice bisturi si è passati alla risonanza magnetica funzionale. Lo sviluppo della scienza ha permesso di smentire i pregiudizi decantati in passato e di evidenziare nuove differenze, più sottili, ma che però rivestono significati culturali non indifferenti. In che cosa uomini e donne sono diversi? Quali strutture cerebrali sono differenti? E nell’ambito della sessualità quanto uomini e donne si assomigliano e quanto sono differenti?

Relatori:

Daniela Ovadia ha una formazione multidisciplinare in medicina, neuropsicologia cognitiva ed etica della ricerca. Inoltre, ha sviluppato una carriera nell’ambito della comunicazione scientifica: è giornalista professionista e collabora con numerose testate di divulgazione scientifica in Italia e all’estero. Ha studiato neuroetica all’Università della Pennsylvania a Philadelphia (US) ed è co-fondatrice e co-direttore del Laboratorio Neuroscienze e Società dell’Università di Pavia, con l’obiettivo di studiare l’impatto sociale delle scoperte neuroscientifiche.
Francesco Bianchi-Demicheli è medico, responsabile del Consultorio di ginecologia psicosomatica e di medicina sessuale all’Ospedale Universitario di Ginevra e consulente per la medicina sessuale presso il CHUV di Losanna. Con più di 100 pubblicazioni scientifiche, le sue ricerche si concentrano sulla sessualità umana, le sue disfunzioni e le relazioni affettive e interpersonali, con un’attenzione particolare alla neurobiologia. In questo ambito ha introdotto nuove metodologie per osservare il funzionamento delle funzioni sessuali nel cervello.

Mamma, papà? Che cos’è l’amore?

pavone

Lunedì 22 ottobre 2018, ore 20.30 – Lugano, Auditorio dell’Università della Svizzera italiana

Accade ad ogni nuova vita. Il bambino va dai genitori e chiede che cos’è l’amore o uno dei tanti perché legati all’affettività o alla sessualità. I bambini hanno curiosità legate all’amore e al sesso. Molti adulti, non sanno come fare, che cosa dire, e preferiscono evitare l’argomento. Di fronte alla nostra reticenza, alla nostra paura di dire, parlare e comunicare, i nostri figli si fanno domande che restano sospese. Quali sono le parole giuste per parlare di sessualità e amore con i bambini? Un incontro con due esperti per capire ciò che vive nel cuore e nella mente dei nostri figli e per capire perché a volte per gli adulti è così difficile rispondere alle domande dei bambini in tema di sessualità. E forse per scoprire che l’educazione sessuale dei piccoli, educa anche noi grandi.

Relatori:

Barbara Tamborini, psicopedagogista; laureata in Scienze dell’Educazione, si è specializzata in progettazione e gestione di percorsi formativi e laboratoriali relativi a metodologie di prevenzione dei comportamenti a rischio. Opera da anni come consulente per progetti con le scuole. Ha pubblicato numerosi articoli scientifici su riviste italiane e straniere, è autrice di numerosi testi educativi per l’età evolutiva. È autrice di libri per bambini e ragazzi e coautrice insieme ad Alberto Pellai di volumi di psicologia e parenting diventati best-seller e tradotti in diversi Paesi. Ha vinto numerosi premi letterari.
Alberto Pellai, è psicoterapeuta dell’età evolutiva. Lavora come ricercatore presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano, dove è docente di educazione sanitaria e prevenzione. Ha pubblicato molti libri per bambini, genitori e insegnanti, alcuni con Barbara Tamborini. Tra i vari testi “Nella pancia del papà”, “Mamma cos’è l’amore”, “Le parole non dette” (Franco Angeli Editore). Dirige, inoltre, la collana «I libri del papà» (Edizioni San Paolo) e «Parlami del cuore: favole per bambini di educazione emotiva» (Centro Studi Erickson).

La Greina – Firögna scientifica

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Sabato 6 ottobre 2018, ore 20.30-22.00 – Acquacalda, Centro Pro Natura Lucomagno

Storie e racconti accanto alla stufa dedicati all’altipiano della Greina

Leggende, racconti di alpinisti, diari di naturalisti; all’altipiano della Greina è stata dedicata un’importante produzione letteraria su più di tre secoli. Grazie a una selezione di letture, si scopriranno alcuni segreti e aneddoti divertenti sulla regione della Greina, che saranno commentati e interpretati in chiave scientifica per integrare la lunga storia del paesaggio di questa regione unica a livello alpino.
La serata pubblica è rivolta ad adulti e famiglie, non è necessario iscriversi. L’evento è promosso dalla STSN in collaborazione con il Centro Pro Natura Lucomagno e il Museo storico etnografico della Valle di Blenio, in occasione dell’esposizione temporanea “La Greina” in corso presso il Museo della Valle di Blenio di Lottigna.

Animazione: Cristian Scapozza, geografo alpino e curatore del Museo della Valle di Blenio.

È possibile cenare e pernottare al Centro e seguire, il 7 ottobre, l’escursione Il bramito del re

Riproduciamoci! Dall’animale agli umani

pavone

Martedì 2 ottobre 2018, ore 20.30 – Lugano, Auditorio dell’Università della Svizzera italiana

Incontrarsi, corteggiarsi, sedursi, amarsi e riprodursi. È un’attività faticosa, importante, che richiede di selezionare con cura il proprio partner. Le mille strategie riproduttive del mondo animale ci fanno capire l’importanza di questa rivoluzione biologica: la sessualità. Senza di essa il mondo sarebbe meno profumato, meno colorato, gli uccelli non canterebbero, le piume o le squame non sarebbero variopinte. Sappiamo che anche noi, uomini e donne, non smettiamo di innamorarci e il nostro corpo porta i segni di quel lungo conflitto biologico fra i sessi che ha determinato l’evoluzione dei nostri antenati. Gli animali, anche nella sessualità, ricordano all’uomo la sua lunga storia evolutiva, ma Homo sapiens, quando ama, lo fa in maniera diversa. Dalla biologia all’antropologia per capire chi siamo.

Relatrici:

Claudia Bordese, biologa e divulgatrice, racconta la scienza in conferenze, articoli e libri: “Vivere a spese degli altri” (Blu Ed. 2009, finalista all’ottava edizione del premio Merck Serono); “Sesso selvaggio” (Instar Libri 2010). Ha chiacchierato di sessualità con Luciana Littizzetto al Circolo dei Lettori di Torino e con Lella Costa al Museo di Scienze di Trento. È intervenuta in più occasioni alla trasmissione Geo&Geo su RaiTre.
Sara Hejazi, antropologa, è nata in Iran nel 1978 e cresciuta in Italia, a Torino, dove tuttora lavora e insegna. Ha ottenuto un dottorato di ricerca in antropologia delle società complesse e si occupa, oggi, soprattutto di religioni e di trasformazioni religiose in Occidente. Ha dedicato molte energie allo studio della condizione femminile nei paesi musulmani. Autrice di diversi libri scrive per “IoDonna” e “Micromega”.

Quando le acque travolsero il Ticino

alluvioni1868

Venerdì 28 settembre 2018, ore 20.00 – Acquarossa, Aula magna delle Scuole medie

Le alluvioni del 1868 e la protezione contro le piene tra passato e presente

Tra il 27 settembre e il 4 ottobre 1868 intense precipitazioni causarono devastanti alluvioni in Ticino e in altre regioni alpine. Le conseguenze furono drammatiche sia a livello di perdite di vite umane, sia di danni materiali. Gli eventi suscitarono forti reazioni emotive nell’opinione pubblica e un moto di solidarietà senza precedenti in Svizzera. Accanto alla furia delle acque le violente precipitazioni innescarono anche flussi detritici e scoscendimenti. La terra di Cumiasca, sul territorio di Corzoneso, fu colpita duramente e si contarono una ventina di vittime nel villaggio travolte da una colata detritica.
A 150 anni di distanza l’Associazione “Ul Murin da Curzönas” in collaborazione con il Museo storico etnografico della Valle di Blenio, l’Archivio storico comunale di Biasca e la STSN propone una commemorazione delle catastrofi del 1868 attraverso una serata pubblica e l’organizzazione di una mostra fotografica che ripercorre, oltre al 1868, anche altri eventi che segnarono le cronache della valle: le “buzze” del 1927, del 1978 (di cui ricorre il 40°) e del 1993 (di cui ricorre il 25°).
Un’occasione, questa, per rievocare tragedie passate e il loro contesto meteorologico, climatico e storico con particolare attenzione per la Valle di Blenio, ma anche per riflettere sugli sviluppi recenti e sulle sfide future nell’ambito della protezione delle piene su scala più ampia.

Relatori della serata pubblica: Stefano Bolla, Cristian Scapozza, Mark Bertogliati, Luca Panziera e Carlo Scapozza.

Entrata libera. Seguirà un rinfresco offerto.

Comunicato stampa – La pubblicazione “La diversità dei vigneti della Svizzera italiana” premiata da una giuria internazionale dell’OIV

farfalle

La pubblicazione “La diversità dei vigneti della Svizzera italiana: stato attuale e prospettive” edita dai biologi Valeria Trivellone e Marco Moretti e pubblicata nel 2017 nella collana Memorie della Società ticinese di scienze naturali e del Museo cantonale di storia naturale (MCSN) si è aggiudicata la Menzione Speciale nella categoria Monografie e studi specialistici nell’ambito dell’edizione 2018 del concorso internazionale indetto dall’Organizzazione internazionale della vigna e del vino (OIV) (www.oiv.int/it/organizzazione-internazionale-della-vigna-e-del-vino).

La pubblicazione riassume i risultati di un importante studio sulla biodiversità dei vigneti del Ticino (BioDiVine*) condotto da Valeria Trivellone e Marco Moretti, ricercatori presso l’Istituto federale di ricerca WSL, e i colleghi del MCSN e di Agroscope. Per meglio comprendere la situazione attuale si è voluto integrare nella pubblicazione dei contributi che presentassero la storia e l’evoluzione della viticoltura ticinese. Troviamo quindi contributi sulla storia della viticoltura, sull’evoluzione del paesaggio e della gestione del vigneto, sull’impatto degli organismi esotici e su altri aspetti. Tutti questi contributi evidenziano la complessità delle interazioni esistenti e offrono una valutazione integrata del vigneto ticinese in base ai principi dell’agroecologia nella ricerca scientifica in agricoltura, la quale propone strategie di gestione concertate tra le varie parti coinvolte: la produzione, la conservazione della natura e lo sviluppo del territorio.

La pubblicazione è stata valutata da una giuria internazionale composta da 19 paesi che ha assegnato un totale di 14 Premi e 10 Menzioni Speciali su 51 lavori in competizione in 10 diverse categorie.

La Menzione sarà consegnata a Parigi il prossimo 18 settembre alla presenza dei delegati delle principali nazioni produttrici di vino del Mondo intero.

La pubblicazione può essere ottenuta al prezzo di Fr. 30.- (+ porto), scrivendo a: STSN c/o Museo cantonale di storia naturale, Viale C. Cattaneo 4, 6900 Lugano oppure telefonando al numero 091 815 47 61.

* Per saperne di più: https://www.wsl.ch/it/progetti/biodivine.html