Il clima non è un’opinione

Considerati gli articoli apparsi tra fine agosto e settembre 2019 sul Corriere del Ticino, volti a mettere in dubbio le cause antropiche del riscaldamento climatico, la Società ticinese di scienze naturali (STSN), ha deciso di esprimersi a riguardo tramite la lettera aperta Urgenza clima, a cui hanno aderito più di 200 persone con formazione scientifica e alcuni enti e associazioni. Ha inoltre contattato ProClim, il forum per il clima e i cambiamenti ambientali globali della SCNAT, il quale, a sua volta, ha interpellato esperti di fama internazionale nell’ambito delle scienze climatiche. Questi, in risposta alle pesanti critiche mosse alla scienza del clima in generale e all’IPCC in particolare, hanno elaborato una replica.

Lettera aperta del 23.09.2019 al Corriere del Ticino, pubblicata il 16.10.2019

Urgenza clima

Considerate alcune lettere apparse ultimamente sulla stampa volte a mettere in dubbio le cause antropiche del riscaldamento climatico, la STSN ha deciso di esprimersi al riguardo, vista l’importanza e la priorità del tema.

La STSN ritiene fondamentale che il tema sia dibattuto pubblicamente, ma si appella affinché il dibattito si appoggi su corrette basi scientifiche, come quelle riassunte nel V rapporto IPCC pubblicato nel 2014 e contestualizzate per quel che riguarda la Svizzera nel rapporto “Coup de projecteur sur le climat suisse” pubblicato dalla SCNAT nel 2016.

“Urgenza clima”, lettera aperta della STSN
“Klimanotstand” Mitteilung der STSN (in tedesco)
“Climate emergency” – STSN (in inglese)

Aderisci alla lettera “Urgenza clima”

Lista di adesioni

Le comete e le nostre origini

Le comete sono oggetti preziosi, contenenti materiale formatosi agli albori del nostro Sistema Solare. Il loro studio ci dà la possibilità di ricostruire la nostra storia, fin dai tempi antecedenti la formazione del Sole e della Terra, quando tutti gli ingredienti necessari alla nostra formazione si trovavano dispersi in una nube interstellare. Paola Caselli mostrerà la grande ricchezza chimica delle comete nel nostro Sistema Solare e farà collegamenti con altri risultati ottenuti in direzione di nubi oscure e giovani oggetti stellari nella nostra Galassia, per ripercorrere la nostra storia astro-chimica e discutere come comete e asteroidi possano aver contribuito all’origine della vita sulla Terra.
Conferenza proposta in collaborazione con la Società astronomica ticinese (SAT).

Data: lunedì 30 settembre 2019, alle ore 20.00

Luogo: Auditorium di BancaStato, Bellinzona

Relatrice: Paola Caselli, è direttrice del Max-Planck-Institute for extraterrestrial Physics a Garching (Germania), dove ha creato il Centro per gli Studi Astrochimici. È stata anche professoressa di astronomia all’Università di Leeds (Regno Unito) e collaboratrice dell’Osservatorio Astrofisico di Arcetri (Italia).

(Foto: NASA)

Siamo figli delle stelle

Come si sono formati e distribuiti gli elementi chimici dell’universo? Le stelle nascono, vivono e muoiono e durante la loro vita sintetizzano elementi pesanti a partire dall’idrogeno. Durante il Big Bang si formarono solo gli elementi leggeri (idrogeno, elio, deuterio e litio), mentre tutti gli altri, dal carbonio fino all’uranio e oltre, sono stati sintetizzati all’interno delle stelle. Noi siamo «figli delle stelle», poiché da questi elementi è scaturita la vita. Alla loro morte le stelle restituiscono gas arricchito in elementi pesanti, la cui concentrazione cresce a ogni successiva generazione di stelle. Questo processo è noto col nome di evoluzione chimica delle galassie e dell’universo.
Conferenza proposta in collaborazione con la Società astronomica ticinese (SAT).

Data: lunedì 23 settembre 2019, alle ore 20.00

Luogo: Auditorium di BancaStato, Bellinzona

Relatrice: Francesca Matteucci, professoressa ordinaria di Fisica stellare all’Università di Trieste, dal 2018 è socia nazionale dell’Accademia dei Lincei. Già presidente dal Consiglio Scientifico dell’Istituto Nazionale di Astrofisica italiano, è autrice di più di 250 pubblicazioni scientifiche in astrofisica.

(Foto: NASA, ESA, AURA/Caltech, Palomar Observatory)